Appartamenti vacanze Torre dell’Orso viaggio tra i frantoi ipogei.
Soggiornare presso appartamenti vacanze Torre dell’Orso è un’occasione irripetibile per ogni turista perché potrà godere non solo del suo meraviglioso e indiscutibile mare, ma anche intraprendere un affascinante viaggio all’interno di un cultura agricola e olivicola in particolare, che non ha paragoni. Il Salento vanta distese immense di ulivi secolari che decorano e colorano il territorio di un verde intenso e brillante.
Gli ulivi e l’olio hanno da sempre caratterizzato il mondo contadino del Salento, ragion per cui il sottosuolo salentino “nasconde” una fittissima rete di Frantoi Ipogei che possono rivelarsi un’affascinante scoperta per chi trasdcorre il riposo estivo in appartamenti vacanze Torre dell’Orso. Sorti sulle rovine dei granai messapici divennero fonte di produzione, commercio ed esportazione di olio nel IX secolo, periodo in cui il Salento entrò contatto con i Bizantini. Questi centri di produzione, venivano scavati nella roccia in primo luogo perché la temperatura dell’ambiente sotterraneo consentiva un’ottima conservazione dell’olio e in secondo luogo perché così si poteva sfuggire all’occhio indiscreto del nemico.
La terminologia utilizzata per inquadrare l’intero gruppo di lavoro, si rifaceva a quella dell’equipaggio della nave. Per cui, il capo squadra era il “nachiro” (nocchiero) e poi vi era la “ciurma” . Si lavorava ininterrottamente da Novembre a Maggio, periodo in cui nessuno dei lavoratori rientrava a casa ma sostava lì, sul posto di lavoro. Venivano adibiti appositi spazi per gli uomini ma anche per gli animali.
La leggenda narra di un “terzo incomodo”, un folletto dispettoso che abitava e animava il frantoio con i suoi dispettucci: Lo “Sciacuddi”, conosciuto anche come Scazzamureddu, Lauru, Uru. Questo folletto era solito uscire di notte, era alto poco più di 40cm, simile ad un Elfo. Era bizzarro e impertinente, scherzoso, stizzoso e cattivo con chi lo ostacolava e benevolo con chi lo tollerava. Si narra dei suoi dispetti alle code dei cavalli, le intrecciava così bene che era difficile farle poi ritornare alla normalità; nascondeva oggetti, rubava la paglia agli animali, rompeva piatti e bicchieri e se gli chiedevi di procurarti del denaro, ti procurava dei cocci. Viceversa, se gli chiedevi cocci, ti procurava denaro! Un vero e proprio birichino!
Ma se questa resta solo una leggenda, al contrario, l’esistenza di questi splendidi luoghi è ben visibile agli occhi di tutti.
Assolutamente imperdibile è il “Trappeto” di Sternatia, paese dell’entroterra , situato a pochi chilometri per chi risiede in appartamenti vacanze Torre dell’Orso, considerato uno centri rinomati per la produzione di olio.
#vaiasalento
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